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Sistema Spipola-Acquafredda, Sala Floriana

A cura di: Giorgio Dondi e Massimo Dondi

Ennesima uscita per cercare di raggiungere la remota Sala Floriana, nel cuore del sistema Spipola-Acquafredda, le cui visite umane possono essere contate su una sola mano. Giornata calda e ancora con assenza di precipitazioni. Oggi e’ il giorno perfetto per raggiungerla. I tentativi fatti in precedenza, un po’ per divertimento un po’ per gioco, si erano sempre fermati nello stesso punto, bloccati dall’acqua a pochi metri dal suo ingresso. Equipaggiati entrambi con uno zaino essenziale, occupato in buona parte dalla muta e alcuni indumenti di ricambio, entriamo dal Buco dei Buoi alle 10.00.

Percorriamo il Cunicolo dei Nabatei fino al quadrivio e da li, in un attimo siamo alla Sala Fantini. Scendendo ancora raggiungiamo la Saletta del Cinturone dalla quale continuaiamo la progressione strisciando sul letto del torrente, che troviamo incredibimente asciutto. Non ci sono neanche quelle pozze che solitamente incontravamo durante il percorso. Avanziamo tranquilli, curiosi di vedere come si sarebbe presentato il passaggio nella sua punta estrema, gia’ raggiunta le ultime volte. Arriviamo alla Saletta della Befana, ultimo luogo dove e’ possibile stazionare comodamente. Giorgio si infila nel laminatoio basso dove in precedenza, avevamo scavato una canaletta lunga 4 metri e profonda dai 20 cm nella sua parte iniziale, fino ai 60 cm nella sua parte finale per cercare di fare defluire l’acqua dalla pozza poco avanti.

Procede e vede con sorpresa che l’acqua non c’e’ piu’. Lo scavo fatto ha drenato tutta l’acqua!! Tornato indietro, decidiamo di indossare ugualmente le mute perche’ la discreta quantita’ di motriglia presente, non aiuterebbe di certo la permanenza in grotta per un lungo tempo. Una volta cambiati, torniamo a sdraiarci e a strisciare in mezzo ai grossi ciottoli che via via ci troviamo davanti alla faccia. Raggiunto il punto estremo della volta scorsa vediamo infatti che il passaggio e’ completamente libero. Giorgio avanza percorrendo quella ventina di metri che ci separano dall’entrata della sala in neanche 5′. E’ quello punto in cui riusciamo a metterci in piedi sul torrente e a vedere sulla nostra destra l’ingresso della Floriana. Proseguendo sull’attivo la progressione non cambia come dimensioni, ma gia’ da qui iniziamo ad incontrare grosse pozze d’acqua. Da questo punto pero’ le dimensioni del torrente si allargano di quasi il doppio e sembra facile proseguire evitando le pozze. Sono 120 i metri che ci dividono dalla Sala Gabriella, poco piu’ a valle.

Entriamo finalmente nella sala constatandone le discrete dimensioni . Al suo interno non c’e’ la stessa circolazione d’aria come nella parte attiva. Ancora increduli di essere nel luogo appena raggiunto iniziamo a girare. Avanzando ci troviamo davanti un arrivo di acqua proveniente dalla destra, in questo momento completamente asciutto, con un sentiero acciottolato completamente concrezionato. Due metri avanti e poco piu’ in alto una bella colata bianca anche questa asciutta. Proseguiamo ancora risalendo il torrentello e arriviamo in una piccola saletta dove si ammira un’altra bellissima colata dai colori molto chiari. Un posto incantevole, dove si vede bene che qui di gente ne e’ venuta davvero poca. Facciamo una serie di foto e poi guardiamo ben bene se ci possono essere possibili collegamenti dall’alto con il fantomatico passaggio da Sala Pala nel Buco dei Buoi o altre possibili prosecuzioni, ma non sembra esserci proprio nulla.

La nostra permanenza in Sala Floriana sfiora le due ore. Decidiamo di ritornare verso la Saletta della Befana, dove, una volta arrivati, torniamo a rimetterci vestiti asciutti e tuta. Facciamo il break per il pranzo, poi con tutta calma riprendiamo la via del ritorno, molto soddisfatti per il traguardo.

Uscita molto bella ed emozionante!!

Dal 1932 il Gruppo Speleologico di Bologna conduce esplorazioni e studio di cavità naturali e artificiali.

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