Esercitazioni su corda a Badolo
Oggi alcuni soci hanno partecipato ad una giornata di esercitazioni e pratiche su corda alla bellissima falesia di Badolo (BO).
Grotta Serafino Calindri
Scoperta nel 1964 da Giancarlo Zuffa, del GSB e dedicata al celebre ingegnere idraulico e storico, precursore della Speleologia Bolognese, che alla fine del '700 visitò e descrisse per primo alcune grotte nei gessi e nelle arenarie del nostra provincia.
Grotte protette Bolognesi: una storia lunga oltre un secolo
Dal 1871 ad oggi la storia delle Grotte Protette per la salvaguardia e la protezione del territorio ipogeo ad opera del GSB-USB.
Biodiversità nei gessi dell’Emilia-Romagna
Proponiamo questo bellissimo documento realizzato da Francesco Grazioli sulla biodiversità dei Gessi della nostra regione. Un filmato eccezionale che testimonia il grande patrimonio naturalistico racchiuso nelle nostre colline e nei vuoti sotterranei.
Gli Antichi Acquedotti di Bologna
La monografia riporta in dettaglio tutti gli studi inerenti la rivisitazione e l'esplorazione della rete acquifera antica di Bologna. Il volume fa seguito alla Mostra allestita in Giugno 2010 presso l'Antico Opificio dei Consorzi dei Canali di Reno e Savena.
Le Grotte Bolognesi
Un'opera composta da 70 testi e da una vasta documentazione fotografica che illustrano nel dettaglio le cavità naturali dell'area Bolognese, la storia delle esplorazioni e le interazioni dei fenomeni carsici nei gessi con l'uomo e l'ambiente circostante.
Il Buco dell’Ossobuco
La grotta è di recentissima scoperta: trovata nel settembre 2019 da Minghino, che piantando l’ennesimo ramo per terra (durante le sue consuete esplorazioni nel Parco dei Gessi con Giuliano), scoprì con stupore che il ramo non scendeva in verticale ma bensì in orizzontale e soffiava aria!
Le nuove tecniche
Qualcuno sorriderà ma troverete interessanti attività che fra il serio ed il faceto contraddistinguono una piccola parte delle attività dei gruppi bolognesi. Per alcune di queste sono stati coniati specifici termini.
Progressione in strettoia. Istruzioni per l’uso
La domanda che sintetizza questa filosofia potrebbe essere: quanto riesco ad esplorare di quei bui nel calcare, senza modificare la loro natura e senza renderli alla mercé dei miei limiti?